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Anno dopo anno, passo dopo passo – BRNO o la Parte Prima

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 C’è un vecchio detto in Slovacchia: “Aiutati, che Dio ti aiuterà!” Non voglio toccare religione di nessuno con questa frase, voglio solo sottolineare che se metti soltanto un po’ della tua energia in un‘ attività qualsiasi, dopo un certo tempo inizierai a vedere i risultati della tua azione e delle tue decisioni. Il tragitto con il nostro Leo ci ha portato di nuovo da un rinomato esperto nel campo dell’ortopedia, Dott. Karel Urbášek, Ph.D., che ci ha prenotati per una risonanza magnetica presso l’ospedale pediatrico di Brno. Il termine é stato fissato per l´ottobre 2022, ma purtroppo due giorni prima della procedura il nostro figlio si è ammalato, perció abbiamo dovuto chiedere di rinviare la procedura. La risonanza magnetica è un esame abbastanza comune in cui un bambino più grande o un adulto non si deve preoccupoare di alcun disagio, ma per i bambini questo esame avviene in anestesia totale.

Arrivò il giorno a novembre, circa un mese dopo il primo appuntamento, in cui ci recammo a Brno per la suddetta risonanza magnetica. Siamo stati accettati in ospedale giá di domenica e abbiamo avuto un’ottima sensazione sull’atteggiamento delle infermiere e del reparto stesso, dove mia moglie e mio figlio avrebbero trascorso le due notti successive. La notte prima della procedura abbiamo dovuto cercare un´alloggio, perché la mattina seguente Leo doveva essere giá sotto stretto controllo dei medici e degli infermieri. Non vado a descrivere tutti i dettagli, ma l’importante era che fosse già nel programma dei bambini che si stavano gradualmente preparando per l’anestesia prima della risonanza magnetica. Quel giorno io e mia moglie eravamo molto preoccupati ed entrambi speravamo silenziosamente che il nostro piccolo Leo si svegliasse senza problemi. Sono arrivato in ospedale pochi minuti prima della procedura e l’ho visto mentre veniva portato alla risonanza magnetica. Mia moglie ed io ci siamo semplicemente abbracciati in silenzio in lacrime e abbiamo contato ogni minuto della serie dei minuti più lunghi, in cui aspetti solo che il tempo acceleri e senti che con ogni desiderio cosí il tempo rallenta ancora di più. Nessuno di noi ricorda tanto di questo tempo che non finiva mail, tranne che entrambi stavamo camminando lungo il corridoio o che stavamo toccando ciecamente ed  a testa vuota i nostri telefoni cellulari.

Dopo circa un’ora abbiamo finalmente visto il nostro piccolo ed eravamo infitinamente felici che fosse tornato. Me ne andai dopo che li salutai brevemente, chiedendo a mia moglie ogni ulteriore informazione. Dopo che sia arrivato in albergo mi arrivasse un suo messaggio che piccolo Leo si era svegliato ed era di nuovo lui, il nostro bambino giocherellone e curioso. Super felici per come sia andata ci preparavamo per la notte successiva, il quanto Leo doveva stare ancora in osservazione. La mattina successiva ero pronto per lasciare l’albergo e tornare dalla mia famiglia. Abbiamo adempito a tutti gli obblighi in ospedale, pagato tutti i costi associati alla dieta e all’alloggio del bambino, nonché alla procedura stessa. Abbiamo conservato con cura tutti questi documenti e siamo piacevolmente sorpresi che dopo aver documentato il necessario, abbiamo ricevuto un rimborso di circa il 90% dei costi dalla compagnia assicurativa. Alla fine, abbiamo ricevuto via e-mail e per posta un referto medico sulle condizioni della gamba del nostro piccolo, dove ci hanno confermato che invece dell’amputazione, insieme all’azienda POHLIG proveranno a creare una gamba su misura utilizzando la massa muscolare esistente nella gamba stessa. Era giunto il momento di conoscere la vera diagnosi del nostro ragazzino.

DIAGNOSI: Emimelia tibiale 1. dx con aplasia completa della tibia